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I 1600 Presepi di Ossana tornano nel nome di Agitu

I 1600 Presepi di Ossana tornano nel nome di Agitu

Pace, diritti e stop al femminicidio

Dopo la pausa forzata causa Covid, torna l’esposizione dei record fra le vie del borgo dell’Alta Val di Sole e nelle rovine del Castello di San Michele. Tra le migliaia di opere esposte, una avrà come protagonista una allevatrice di colore: una dedica ad Agitu Gudeta, la ragazza etiope rifugiata in Trentino, simbolo di integrazione, uccisa il 28 dicembre scorso

Ossana, 16 novembre 2021 – Poter ammirare tra vie e palazzi storici 1600 opere d’arte realizzati a mano in un borgo montano che ospita appena 800 abitanti è già un fatto straordinario. Ma quest’anno, la mostra dei Presepi di Ossana, diventata anno dopo anno un appuntamento immancabile con numeri da record (le ultime edizioni hanno fatto registrare circa 30mila presenze) avrà un motivo in più per essere ricordata e celebrata. All’interno di uno dei presepi esposti infatti, un personaggio attirerà senza dubbio l’attenzione del pubblico: sarà quello di una pastorella di colore intenta a curare le proprie caprette. Non solo un inno all’integrazione ma un modo per ricordare una ragazza venuta da lontano, ben presto entrata nel cuore di molti trentini ma che, proprio durante le festività natalizie dell’anno scorso, è stata uccisa. L’ennesimo odioso femminicidio. Quella statua, alta circa quaranta centimetri, che sarà realizzata nelle prossime settimane e inaugurata il 28 novembre, ricorderà Agitu Ideo Gudeta, l’allevatrice di capre di razza mochena, fuggita dall’Etiopia perché perseguitata a seguito delle sue denunce contro il land grabbing perpetrato ai danni dei contadini locali. In Trentino aveva costruito con caparbietà una sua isola felice che nemmeno le visite di qualche orso e qualche episodio di intimidazione erano riuscite a intaccare.

“Agitu con il suo lavoro e la sua forza d’animo è diventata un simbolo per molte donne, non solo in Trentino. Ci è sembrato quindi doveroso dedicarle un posto d’onore fra i nostri presepi che finalmente, dopo lo stop forzato dell’anno scorso, possiamo tornare ad esporre nelle prossime settimane” commenta Laura Marinelli, sindaca di Ossana. “Il femminicidio è un crimine intollerabile e, soprattutto a Natale, è nostro dovere che questi presepi si trasformino in riflettori su questo lato oscuro della nostra società contro il quale istituzioni e cittadini devono lavorare insieme””. Per rafforzare il messaggio, accanto al presepe, sarà allestita una panchina rossa per fermarsi simbolicamente a riflettere su tutti i femminicidi. 

Ma l’edizione 2021 dei Presepi di Ossana, organizzata dall’amministrazione comunale e dall’associazione Il Borgo Antico in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Val di Sole, ha in serbo altre novità. Verrà ad esempio esposta per la prima volta una Natività che ricostruisce in miniatura l’intero borgo solandro e altri che celebrano i masi di montagna, così centrali nella vita delle popolazioni locali, realizzati da un artigiano con legno locale, recuperando anche vecchie radici degli alberi della zona. Come negli anni scorsi, poi, alle Natività realizzate da artisti locali si uniscono anche quelle donate da collezionisti italiani e internazionali, desiderosi di contribuire ad ampliare una raccolta che non ha eguali in Italia.

“Siamo orgogliosi – prosegue Marinelli – che un piccolo paese come il nostro sia ormai un punto di riferimento per gli amanti dei presepi e del Natale. Sentiamo la passione degli ospiti che ci hanno sempre mostrato il loro calore e che siamo certi torneranno numerosi anche quest’anno facendo di Ossana e i suoi presepi un luogo di rinascita e di incontro all’insegna della solidarietà. Dietro ogni presepe, piccolo e grande che sia, c’è una storia. Non riusciremo a raccontarle tutte ma il ringraziamento va ai tanti volontari che come ogni anno rendono possibile questa grande manifestazione. 40 giorni nei quali accendono quotidianamente a mano le candele che illuminano il percorso”. 

GREENPASS OBBLIGATORIO

Rigoroso sarà ovviamente il rispetto delle regole anti-Covid: per ammirare i presepi sarà necessario avere il Green Pass. L’appuntamento per l’inaugurazione ufficiale è per il 28 novembre alle 16 presso il Castello di San Michele. I presepi saranno però visitabili già da venerdì 26 novembre e rimarranno aperti tutti i giorni fino al 6 gennaio. Le opere saranno come al solito distribuite fra le strade e i palazzi più significativi di Ossana (oltre 600 troveranno ad esempio collocazione nella quattrocentesca Casa degli Affreschi), fino a raggiungere le imponenti e scenografiche rovine del Castello di San Michele. 

Oltre ai presepi, i turisti che arriveranno a Ossana troveranno i tradizionali mercatini di Natale, (aperti tutti i weekend dal 30 novembre in poi e tutti i giorni dal 21 dicembre al 6 gennaio): 22 casette distribuite fra la piazza centrale del Paese e il Castello di San Michele. Un manifesto delle eccellenze della gastronomia e dell’artigianato organizzato dall’Associazione Il Borgo Antico.

PUNTI SELFIE, SPETTACOLI E CONCERTI ITINERANTI

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Sono un’altra delle novità 2021: una serie di postazioni, collocate in prossimità dei presepi e lungo diversi punti del percorso, che permettono di farsi immortalare con le installazioni più particolari e suggestive. Utilizzando l’hashtag #Ilborgodei1000presepi potranno essere messi in rete e condividere la propria esperienza con gli altri amanti del Natale e delle tradizioni.

In più, a orari prefissati durante la giornata saranno organizzati, insieme ad alcune associazioni locali, spettacoli e concerti a tema natalizio, che accompagneranno gli ospiti lungo le vie del paese fino al Castello di San Michele.

PER I PIÙ PICCOLI, LA CASA DI BABBO NATALE E UNA ELFOSLITTA 3D

I visitatori più piccoli troveranno anche quest’anno la Casa di Babbo Natale: nei weekend di dicembre e ininterrottamente dal 26 dicembre al 4 gennaio, potranno prendere parte a dei laboratori gratuiti con gli Elfi e provare l’esperienza di volare su una “Elfoslitta” in legno: grazie a occhiali magici, chi si siederà sulla slitta potrà vivere l’emozione del viaggio che tutti gli anni Babbo Natale, gli elfi e le renne compiono per arrivare fino ad Ossana a consegnare i regali.

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