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Maestra Montagna: ecco come la scelta delle vacanze aiuta a recuperare i danni educativi da lockdown
Sfruttare il vento per surfare sulla neve

Maestra Montagna: ecco come la scelta delle vacanze aiuta a recuperare i danni educativi da lockdown

Il lockdown prolungato ha rappresentato anche un blocco educativo per i più piccoli. La scelta della vacanza assume quindi contorni pedagogici importanti. Il comprensorio Pontedilegno-Tonale ha sviluppato una serie di iniziative per consentire ai bambini di recuperare la libertà perduta, divertirsi ed imparare. I maestri? Masi, fortificazioni, parchi avventura, torbiere e animali selvatici.
Ponte di Legno (BS) 22 giugno 2020 “Tutti ci siamo fatti volontariamente prigionieri, e abbiamo finito con l’amare la nostra prigione e trasmetterla ai nostri figlioli. Nel nostro tempo e nell’ambiente civile della nostra società, i bambini vivono molto lontani dalla natura e hanno poche occasioni di entrare in intimo contatto con essa o di averne diretta esperienza”. Sono passati 111 anni da quando Maria Montessori scrisse quelle parole nel suo primo libro di pedagogia. Ma nonostante tutto, anche a causa della condizione imposta dal lockdown mondiale per l’emergenza coronavirus, la loro attualità impressiona. Come dare sostanza concreta alle indicazioni della più grande pedagogista italiana? Ecco che, la scelta delle vacanze diventa un’azione dagli importanti risvolti educativi, considerando tra l’altro la lontananza forzata dall’ambito scolastico. Un’immersione nella natura diventa il miglior maestro che si possa offrire ai bambini durante le vacanze estive: “Se i bambini sono a contatto della natura, allora viene la rivelazione della loro forza” scriveva ancora Montessori. Ma il bambino deve viverla perché “il fatto più importante risiede proprio nel liberare possibilmente il fanciullo dai legami che lo isolano nella vita artificiale creata dalla convivenza cittadina. Noi dobbiamo ai bambini una riparazione più che una lezione. Dobbiamo guarire le ferite inconsce, le malattie spirituali, che già si trovano in questi piccoli graziosi figli dei prigionieri dell’ambiente artefatto”. In tal senso, la montagna ha un quid in più rispetto a molte altre località turistiche proprio per la massima libertà di azione che consente ai più piccoli (peraltro garantendo un indubbio distanziamento sociale “naturale” grazie agli spazi sconfinati che valli, boschi e vette assicurano). Gli investimenti fatti dai territori per enfatizzare queste peculiarità della montagna si rivelano quanto mai lungimiranti. Il Comprensorio Pontedilegno-Tonale, ad esempio, offre numerose opportunità di sana relazione tra bambini e natura. Piante, prati, boschi, alberi, animali selvatici, percorsi dedicati, fattorie didattiche, parchi tematici diventano così spunti pedagogici importanti in grado di far rifiorire l’anima e l’istinto dei nostri figli, assetati più che mai di relazionarsi con il mondo esterno. D’altro canto, le intuizioni della Montessori sono state confermate, molto più recentemente, anche dalle analisi scientifiche contemporanee: «L’esposizione alla natura – rivela ad esempio uno studio di un gruppo di esperti dell’University College of London pubblicato sul British Journal of Educational Psychology – può risultare particolarmente benefica per lo sviluppo delle aree del cervello che supportano la memoria spaziale, un fattore fortemente correlato con i risultati scolastici». GIRO DEI MASI  IMPARARE DALLE GENTI DI MONTAGNA Se i territori alpini sono un esempio di organizzazione, di tutela della biodiversità e del patrimonio naturale, è in gran parte per il ruolo essenziale degli agricoltori e degli allevatori. Il loro è un apporto che rischia di essere sottovalutato. Il giro dei masi, collocato lungo il percorso del torrente Vermigliana a Vermiglio, con una breve deviazione in Val Stavel ai piedi degli imponenti bastioni glaciali della Presanella, permette di venire a contatto con chi vive la montagna quotidianamente. FORTIFICAZIONI DI DAVENINO FRA LE TRINCEE DELLA STORIA I prati del Davenino, collocati tra Vezza d’Oglio e Incudine, non sono solo un grande spazio aperto ideale per lasciare liberi bambini e ragazzi. Ospitano infatti delle fortificazioni difensive risalenti alla Prima Guerra Mondiale: una serie di trincee dello “Sbarramento del Mortirolo”, la terza linea di difesa dalla possibile avanzata austriaca dal Tonale. Un’ottima occasione per trasmettere alle nuove generazioni la storia del nostro Paese. ADVENTURE PARK VEZZA D’OGLIO EDUCAZIONE MOTORIA IN SETTE LIVELLI Ponti sospesi che richiedono equilibrio e concentrazione, percorsi di corde e passeggiate tra i tronchi d’albero in suggestivi boschi di abeti rossi. Questo l’Adventure Park di Vezza d’Oglio, nel Parco dell’Adamello. Strumenti ideali per aiutare i bambini a sviluppare le proprie capacità motorie e l’armonia con la natura. Per ogni età è previsto un percorso diverso, con sette livelli di complessità: dal percorso verde (massimo 1 m d’altezza), a quello viola, più impegnativo (massimo 18 m). Adrenalina pura per i piccoli in cerca di avventura. SOZZINE PARK PERCORSI D’ACQUA TRA GIOCO E RELAX Far divertire i bambini mentre i più grandi possono rilassarsi. L’oasi di Sozzine Park è stata concepita proprio per unire due obiettivi apparentemente distanti. Al suo interno è stato realizzato un parco divertimento in legno, costeggiato dal torrente Narcanello, che nasce dal ghiacciaio Pisgana. Calamita per grandi e piccini è il percorso rigenerante (il percorso Kneipp), dove, immergendo i piedi nell’acqua fredda e camminando sui ciottoli che si trovano sul fondo, è possibile godere di un massaggio unico, capace di risvegliare tutti i sensi. TORBIERE DEL TONALE  UN’AULA DI BIOLOGIA A CIELO APERTO Alzino una mano i bambini (ma anche gli adulti) che sanno cosa sia una torbiera e perché è di grande importanza per gli ecosistemi alpini. Eppure, queste vaste aree ricche di microambienti umidi e acidi rivestono un ruolo essenziale per molti tipi di fauna e rarissime specie vegetali. Le torbiere del Tonale, dichiarate Sito di interesse comunitario, sono un’aula di biologia e scienze naturali a cielo aperto, collocate nella scenografica Val Presena. AREA FAUNISTICA DI PEZZO I PADRONI DELLO STELVIO Cervi e stambecchi in un ambiente naturale a 1.600 metri di quota: l’Area Faunistica di Pezzo, collocata all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, è il luogo ideale per far conoscere ai più piccoli la fauna selvatica alpina nel proprio territorio naturale. L’area è visitabile grazie ad un percorso su strada battuta. Bosco e ambienti rocciosi ospitano gli ungulati che vivono in condizioni del tutto naturali. Lungo il tragitto diverse piazzole sopraelevate facilitano l’osservazione degli animali e cartelloni didattici spiegano le loro abitudini e le loro caratteristiche. Sfoglia la cartella stampa completa: https://issuu.com/martinavalentini-greenpress/docs/pontedilegnotonale_cartellastampa_estate2020 Scarica la CARTELLA STAMPA ESTATE PONTEDILEGNO-TONALE (word + pdf): https://u.pcloud.link/publink/show?code=kZ5CU6kZLVdfJ3KaHpmP761rW6zGEuH25o7X Scarica le foto: https://www.dropbox.com/sh/flqkplksry92mqu/AACVY-JVkqJWdwr45xn4Ehw7a?dl=0
Martina Valentini Journalist & PR @greenpress  Mobile & Whatsapp: +393389180001 – mail: mv.greenpress@gmail.com
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