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Trentino, contro le valanghe la montagna si tinge di rosa
Sfruttare il vento per surfare sulla neve

Trentino, contro le valanghe la montagna si tinge di rosa

Rabbi (TN), 3 marzo 2020 – Nel solo 2019 in Trentino sono stati 23 gli sciatori travolti dalle valanghe (in crescita del 76% dall’anno prima). Fortunatamente, solo uno di loro ha perso la vita. E numeri analoghi si contano in ogni regione alpina. In tutti i casi, le competenze acquisite prima di partire, si rivelano essenziali. Basterebbero questi pochi dati per comprendere quanto sia utile, per chi vuole godersi le bellezze naturali in alta montagna, conoscere le nozioni di sicurezza in caso di valanga. Eppure, troppo spesso questa tipo di preparazione è sottovalutata.
Per questo, la community Donne di Montagna, insieme alle Guide alpine del Trentino e al Soccorso Alpino Trentino, con il supporto tecnico di Montura e la partecipazione dell’Azienda per il Turismo della Val di Sole, organizzerà, dal 6 all’8 marzo prossimo, un evento unico nel suo genere: lo Skialp & Safaty Camp – Donne di Montagna, il primo meeting nazionale tutto al femminile dedicato allo scialpinismo, al freeride e alla sicurezza in montagna.
 
“Abbiamo ideato questo evento – spiega Marzia Bortolameotti, fondatrice della community Donne di Montagna – per far vivere un’esperienza unica e divertente a noi donne, praticando le attività invernali più amate ma portandosi a casa, allo stesso tempo, un bagaglio importante sulle nozioni di autosoccorso in valanga e sulla sicurezza in montagna”.
Alcune delle donne che prenderanno parte a questi “corsi di formazione” in alta quota hanno vissuto sulla propria pelle cosa vuol dire trovarsi improvvisamente faccia a faccia con un enorme fronte nevoso che scende impetuoso verso valle. Una di queste è Ida che l’anno scorso è stata travolta a 1900 metri di altezza da una valanga insieme a 5 compagni di cordata. E racconterà la sua esperienza alle altre donne presenti: “Sono scivolata e sono stata trascinata a valle finché non sono finita contro un albero. Quando ho visto arrivare la massa nevosa, sono finita sotto la neve, ma i miei compagni sono stati straordinari a mantenere la lucidità e individuare subito le coordinate per allertare i soccorsi e a liberarmi dalla neve, coprendomi subito per ridurre l’ipotermia”.
Il suo messaggio alle altre donne che come lei amano la montagna è quindi chiaro: “In alta quota il rischio ‘zero’ non esiste e conoscere le regole basilari in caso di valanga, è essenziale per aumentare le probabilità di sopravvivenza. Essere esperti sciatori non basta affatto”.
Lo Skialp & Safaty Camp – Donne di montagna si svolgerà in un esclusivo chalet di montagna e come “base” è stato scelto il Mas de la Bolp, un maso situato in una posizione strategica e panoramica, che offre una cucina tipica con prodotti locali e a km 0. La cornice naturale è quella della magnifica e selvaggia Val di Rabbi, una valle laterale della famosa Val di Sole, con il suo anfiteatro ambientale fatto di cascate di ghiaccio e boschi di larici.
Sabato 7 marzo si affronterà l’itinerario scialpinistico del Monte Sole (1100 metri di dislivello) per migliorare le varie tecniche di salita e di discesa, godendosi al tempo stesso lo scenario idilliaco della Val di Rabbi, nel Parco Nazionale dello Stelvio.
Il giorno dopo, è prevista la discesa del ghiacciaio del Pisgana in Adamello, una delle più belle discese delle Alpi, inserita in un ambiente solitario e selvaggio, con oltre 2.000 metri di dislivello in discesa, preceduti da una salita di circa 500 metri da fare con le pelli di foca.
Durante le varie ascensioni si terranno i momenti formativi con un istruttore del Soccorso Alpino che farà eseguire prove pratiche di ricerca in valanga con l’Artva e affronterà i temi chiave della sicurezza in montagna: cosa indossare e mettere nello zaino, come pianificare le uscite di scialpinismo e freeride, quali sono le nozioni essenziali di autosoccorso in valanga e la gestione delle emergenze.
“Proprio l’autosoccorso – spiega la guida alpina Manuel Zambanini – nel caso dello scialpinismo e degli incidenti in valanga, è quello che fa maggiormente la differenza, perché la preparazione e i tempi rapidi di intervento dei compagni di gita, possono aiutare ad estrarre viva la persona travolta da valanga”.
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Martina Valentini p.iva 02089320515. Tutti i diritti riservati.

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