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Così la pizza diventa carbon neutral
Sfruttare il vento per surfare sulla neve

Così la pizza diventa carbon neutral

Un’eccellenza gastronomica del Sud, con l’aiuto di ClimatePartner, ha scelto di intraprendere un percorso ambizioso e concreto sulla strada della sostenibilità ambientale e sociale. Il titolare de ‘I Masanielli’ Sasà Martucci: “Ogni progetto imprenditoriale deve contribuire a creare le condizioni per un mondo migliore”

Caserta, 19 aprile 2022 – “Ho fatto questa scelta pensando alle mie figlie, a cosa lasciargli in futuro oltre alla mia attività”. Parole di Sasà Martucci, 39 anni e una lunga esperienza tra i forni a legna. A Caserta, la sua pizzeria “I Masanielli” di via Vivaldi è da anni un punto di riferimento per una vasta clientela. Negli ultimi tempi, però, molte cose sono cambiate. E all’eccellenza gastronomica si è aggiunta un’altra, apprezzatissima, caratteristica: la neutralità climatica. Un’approfondita revisione dei consumi energetici e dei materiali realizzata insieme a ClimatePartner, infatti, ha permesso, insieme alle pratiche di compensazione, di raggiungere l’attesa neutralità carbonica.  Un traguardo importante che apre ora la strada a nuove iniziative all’insegna della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.

Sasà aveva iniziato a far parlare di sé un anno fa quando, in occasione dell’Earth Day 2021, aveva lanciato la sua Mangiafoglia, una pizza 100% vegana destinata a finanziare un progetto di riforestazione. Ma l’iniziativa –  un nuovo albero piantato per ogni consumazione vegan per un totale, ad oggi, di oltre 300 esemplari – è stata solo il primo passo di un percorso ambizioso. Tra gli accorgimenti più significativi c’è l’utilizzo di energia elettrica proveniente da sole fonti rinnovabili oltre ovviamente al ripensamento dei materiali. “Usiamo tovagliette usa e getta fatte però con cellulosa a base d’erba completamente compostabile, detergenti Ecolabel e carta riciclata”, spiega Sasà. “Anche i dispenser sono frutto del riutilizzo: l’alluminio con cui sono realizzati viene infatti dal recupero delle confezioni Tetra Pak.

Dopo aver eseguito questi interventi, la pizzeria si è rivolta a ClimatePartner, società tedesca che ha aperto recentemente i suoi uffici anche a Milano e che dal 2006 sostiene le aziende nella misurazione, nella riduzione e nella compensazione delle emissioni residue. L’analisi ha interessato tutti i fattori coinvolti – dall’uso del legno nei forni all’impiego dei gas refrigeranti per la conservazione del cibo fino ai mezzi di trasporto utilizzati dal personale per recarsi al lavoro – stimando emissioni annuali per 19 tonnellate di CO2. Un ammontare che Sasà e i suoi hanno compensato attraverso il cofinanziamento di un progetto di alto valore ambientale e sociale: la costruzione di 14 parchi eolici nel Nord-Est del Brasile.

“In questo modo la pizzeria contribuirà insieme agli altri finanziatori a fornire energia pulita e a offrire nuove opportunità di lavoro in una delle zone più povere del paese”, sottolinea Giorgio Bertolini, Head of ClimatePartner Italia. “Ci siamo trovati di fronte a un cliente estremamente motivato che, attraverso importanti interventi sull’energia e i materiali, aveva dato il via a un nuovo corso. La neutralità climatica raggiunta attraverso l’adesione al progetto rappresenta un grande risultato. Ma il percorso continua e in futuro, ne siamo certi, Sasà e i suoi collaboratori porteranno a termine ulteriori azioni virtuose”.

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Le iniziative sul tavolo, del resto, non mancano. Al pari dell’entusiasmo. E così, mentre i ragazzi che da diversi anni lavorano con Sasà hanno già cambiato il proprio sistema di trasporto, affidandosi a biciclette e monopattini, la pizzeria studia nuovi progetti. Tra questi la partnership con un operatore agricolo locale, chiamato a coltivare i prodotti a filiera corta destinati alla cucina. Quanto alle materie prime che non possono essere prodotte sul territorio ma devono essere necessariamente importate – come il cacao, ad esempio, e in generale molti ingredienti della pasticceria – si punta decisamente sui prodotti certificati Fairtrade. I clienti, suggerisce l’esperienza, apprezzeranno di certo.

“Parlando con loro in pizzeria e leggendo i commenti sui nostri social riscontriamo una reazione molto positiva che evidenzia l’attenzione della nostra clientela nei confronti dei temi della responsabilità sociale e ambientale”, conclude Sasà. “Ora il nostro percorso prosegue con gli stessi obiettivi. Negli anni ho maturato l’idea che un progetto imprenditoriale ben avviato di per sé non sia sufficiente se, con esso, non si creano anche le condizioni per un mondo migliore in cui vivere. Credo che se ognuno di noi facesse la propria parte forse avremmo qualche chance in più di raggiungere anche i traguardi più importanti”.

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