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Dal fondale del lago Aviolo riaffiora un tesoro di bollicine. Lo spumante si recupera con elicottero e sommozzatori.

Dal fondale del lago Aviolo riaffiora un tesoro di bollicine. Lo spumante si recupera con elicottero e sommozzatori.

Sabato 24 giugno verranno recuperate le bottiglie di Estremo Adamadus lasciate riposare per 2 anni in una “cantina naturale” a quasi 2mila metri di quota e 10 di profondità: con l’iniziativa “Il vino nel lago” il pubblico potrà assistere all’operazione di rimessa a terra dello spumante e degustarlo in anteprima.

Pontedilegno-Tonale (BS/TN), 19.06.2023 – Per far riemergere il tesoro di bollicine lasciato a riposare per 2 anni sui fondali del lago Aviolo, una cantina naturale a 1.928 metri di quota e 10 di profondità nel cuore del Parco dell’Adamello, saranno impiegati un elicottero e i sommozzatori. Un’operazione di recupero particolare quanto il metodo di affinamento delle bottiglie di Estremo Adamadus, lo spumante ideato dal titolare dell’azienda agricola Vallecamonica Alex Belingheri, che verranno riportate a terra sabato 24 giugno in occasione dell’iniziativa “Il vino del lago”.

Il pubblico potrà seguire dal vivo ogni fase di questo delicato procedimento beneficiando poi del risultato: dopo una camminata di circa un’ora e mezza con partenza alle 9.30 dalla Val Paghera di Vezza d’Oglio e arrivo al lago Aviolo, dal quale verranno estratte le bottiglie (occorreranno 45-50 minuti), è infatti previsto un assaggio in anteprima dell’Estremo Adamadus, corredato da un aperitivo con prodotti locali. Seguirà un pranzo con menu del territorio al rifugio Sandro Occhi all’Aviolo, di fianco al luogo di immersione, accompagnato dai vini rossi dell’azienda Vallecamonica.


Dal 2010, anno in cui Belingheri decise di provare a far affinare nelle acque del lago d’Iseo alcune bottiglie di Nautilus (un metodo classico), la pratica della rifermentazione in cantine lacustri in condizioni estreme è divenuta abituale e replicata con l’Estremo Adamadus a partire dall’annata 2016, messa in acqua nel 2017. Prodotto con uve resistenti Piwi Super Bio varietà Souvignier Gris, questo spumante viene posizionato a 10 metri di profondità, dove giace a una temperatura costante di 2-3 gradi sotto uno spesso strato di ghiaccio che avvolge il lago d’Aviolo ai piedi del Ghiacciaio Adamello: un sistema che riesce a mantenere il vino a pressione costante, grazie alla combinazione tra altitudine ed immersione. 

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L’esperienza della degustazione in quota degli Estremo Adamadus (corredata dagli assaggi dei salumi locali) sarà riproposta anche nei “Trekking del vino” in calendario il 29 luglio e il 17 agosto, con l’escursione dal fondovalle al rifugio Sandro Occhi all’Aviolo. L’esperto di vini  Mattia Tellone condurrà il percorso enogastronomico raccontando l’innovativo progetto di Alex Belingheri, titolare della cantina. In questo caso, però, non è previsto il recupero delle bottiglie dal lago d’Aviolo.

“Il vino nel lago” è un’iniziativa dell’azienda agricola Vallecamonica, promossa dal Consorzio Pontedilegno-Tonale. Il programma completo è consultabile qui: https://www.pontedilegnotonale.com/it/eventi/il-vino-nel-lago/

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