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Dal borgo dei presepi un messaggio di speranza
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Dal borgo dei presepi un messaggio di speranza

Numeri incoraggianti nel segno della ripresa per la kermesse di Ossana

Si chiude la 21a edizione de #Ilborgodei1000presepi. Per 40 giorni circa ventimila persone hanno potuto esplorare i manufatti artigianali tra spettacoli itineranti, mercatini ed eventi dedicati ai bambini. Laura Marinelli, sindaca di Ossana: “Felici di aver offerto un’opportunità di svago all’aperto e in sicurezza”.

Ossana, 10 gennaio 2022 – Voglia di svago edi ripartenza nel solco della tradizione e nel rispetto delle norme di sicurezza. È quanto emerge dal bilancio conclusivo della 21a edizione de #Ilborgodei1000presepiiniziativaorganizzata dall’amministrazione comunale di Ossana e dall’associazione Il Borgo Antico in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Val di Sole.

Sono stati circa ventimila visitatori che per 40 giorni hanno potuto ammirare gli oltre 1.600 presepi realizzati a mano nei cortili degli edifici del centro storico. Una carrellata straordinaria che ha fatto da sfondo a concerti e spettacoli itineranti che hanno a loro volta accompagnato i tradizionali mercatini, che i turisti hanno potuto apprezzare rispettando le rigorose regole anti-contagio. Molto apprezzate le attività dedicate ai bambini che hanno ritirato circa 700 attestati di bontà nella casetta di Babbo Natale a loro dedicata.

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“Non siamo ancora ai numeri del 2019 ma la presenza di migliaia di visitatori provenienti anche da molti paesi diversi è un motivo di soddisfazione”, spiega Laura Marinelli, sindaca di Ossana. Che aggiunge: “Siamo lieti, in particolare, di aver offerto un’opportunità di svago all’aperto e in sicurezza. Il nostro ringraziamento va al pubblico e agli organizzatori che hanno dato vita un’importante attrattiva nel panorama dell’offerta culturale della Val di Sole”.

Inaugurata il 28 novembre e conclusasi ufficialmente il 6 gennaio, l’iniziativa ha assunto quest’anno un forte valore simbolico fondato sul messaggio di rinascita e solidarietà. Grande commozione, in particolare, per l’installazione dedicata ai diritti delle donne che ha celebrato con una statuina speciale la figura di Agitu Ideo Gudeta, allevatrice etiope rifugiata in Trentino vittima dell’ennesimo caso di femminicidio il 29 dicembre 2020. 

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